Doveva essere la presentazione di un libro.
Si è trasformata in una lezione di vita. Serenamente e con molta eleganza, mi hanno insegnato la semplicità di saper cogliere le cose come vengono. Non avevo mai organizzato una presentazione letteraria. Aspettavo almeno una cinquantina di persone, ne sono arrivate nemmeno venti. Immaginavo che la comunicazione fatta sarebbe bastata, che il locale stesso avrebbe aiutato ad avere un pubblico degno dell'evento: c'è anche chi si è sbattuto per far sapere che ci sarebbe stato un incontro che trattava un argomento interessante e in maniera simpatica. Ci sono rimasto malissimo. Chi si è sobbarcato - in un sabato che poteva essere di riposo e in compagnia delle sue bambine - un viaggio di un'ora e mezza in treno è stato colui che se l'è presa meno. In un quarto d'ora di auto, mi ha regalato due punti di vista assoluti:
1. Sugli amici non contare per certe cose perchè sono quelli che possono sempre essere scusati e coloro con i quali non ti potrai mai incazzare.
2. La gente si muove solo per quello che le interessa e non per quello che interessa a te.
Prima di tutto questo, ho pranzato in compagnia di una persona splendida. Immediata, serena, perfettamente con i piedi per terra e con un'umiltà che da sola è una lezione. Ho passeggiato chiacchierando di politica, sport, famiglia e storia per le strade della mia città ed ho sentito raccontare del Sud Africa in un modo gentile, reale, senza gratuiti buonismi e con molta umanità.
Grazie Fabio. Nuovo vecchio Amico.
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