giovedì 4 novembre 2010

Interno notte...

...piano sequenza.... una stanza d'albergo, potrebbe essere qualsiasi posto e, a scrivere, potrebbe essere chiunque, se non fosse che a questo giro, tocca a me. La stanza è grande, silenziosa, solo la luce di due schermi, il mio netbook e la tv con le immagini della serata di Champions League. Pensieri che si riposano. Le immagini dei goal scorrono, non tanto inutili quanto, invero, anonime. In fondo questo calcio mi appassiona sempre meno. Resta la giornata lavorativa da analizzare, mettere giù qualche numero e, dopo, cercare di riposare. Milano continua a non convincermi, meglio, è la sua atmosfera, quella generata dalla gente, che non riesco a respirare. Perchè il respiro sembra proprio mancare. Apprezzo l'organizzazione quasi teutonica di questa città, ma l'aria non riesco proprio a capirla. Pare che viva d'apparenza. La gente, anzi le persone che incontro, continuano a sembrare più preoccupate di essere in ordine che mostrare, semplicemente, di essere. Potrò anche essere prevenuto o solo straordinariamente ovvio nell'esprimere questo concetto, ma non è solo di immagine che si dovrebbe campare. Dentro una vita io mi aspetto un fiorire di idee e concetti, di passioni e progetti. Vedo, al contrario, sguardi vuoti. Cervelli perduti in un fiorire di apparenza, abiti con cravatte che colpiscano, mise femminili seducenti come rossetti scarlatti e i migliori ritrovati tecnologici ghermiti come trofei. Tutto assolutamente valido e perfetto, ma nel tutto non trovo lo Spirito. Il colpo d'ala che stacca dalla massa. L'uno che esce dai molti.
Quello che avverto in questi giorni, negli sguardi, nei ragionamenti, negli atteggiamenti delle persone con cui ho contatti o semplicemente vedo e sento scambiare due chiacchiere bevendo un caffè è l'appartenenza, quasi rassegnata, alla moltitudine. Sembrano tutti prigionieri dentro un meccanismo. Cellulare in una mano, sguardo fisso. Dentro al vuoto. Mi provocano un senso di smarrimento. Guardandomi in giro oggi mi pareva d'esser circondato da automi. Tutti tesi allo stesso sconosciuto fine. Tutti in fila: belli, perfetti, in ordine e sorridenti. Ma spenti. Clamorosamente spenti. Addirittura rassegnati ad un destino che pare non abbiano voluto scegliersi ma che hanno dolorosamente accettato. O al quale si sono sottomessi.
Auguro, di cuore, a tutti gli sguardi che ho incontrato oggi di essermi sbagliato e che fossero, ognuno di loro, intenti a perseguire il loro miglior sogno. E' ora di far riposare i pensieri.

http://www.youtube.com/watch?v=mSfYme_TL48

"E ti diranno parole
rosse come il sangue, nere come la notte
ma non è vero, ragazzo,
che la ragione sta sempre col più forte;
io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero,
e naviganti infiniti
che sanno parlare con il cielo.
Chiudi gli occhi, ragazzo,
e credi solo a quel che vedi dentro
stringi i pugni, ragazzo,
non lasciargliela vinta neanche un momento
scopri l'amore, ragazzo,
ma non nasconderlo sotto il mantello;
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.


Sogna, ragazzo, sogna
quando sale il vento nelle vie del cuore,
quando un uomo vive per le sue parole
o non vive più.
Sogna, ragazzo, sogna,
non lasciarlo solo contro questo mondo,
non lasciarlo andare, sogna fino in fondo,
fallo pure tu!
Sogna, ragazzo, sogna
quando cala il vento ma non è finita,
quando muore un uomo per la stessa vita
che sognavi tu.
Sogna, ragazzo, sogna,
non cambiare un verso della tua canzone,
non lasciare un treno fermo alla stazione,
non fermarti tu!

Lasciali dire che al mondo
quelli come te perderanno sempre,
perché hai già vinto, lo giuro,
e non ti possono fare più niente.
Passa ogni tanto la mano
su un viso di donna, passaci le dita;
nessun regno è più grande
di questa piccola cosa che è la vita.
E la vita è così forte
che attraversa i muri senza farsi vedere;
la vita è così vera
che sembra impossibile doverla lasciare;
la vita è così grande
che "quando sarai sul punto di morire,
pianterai un ulivo,
convinto ancora di vederlo fiorire".

Sogna, ragazzo sogna,
quando lei si volta, quando lei non torna,
quando il solo passo che fermava il cuore
non lo senti più.
Sogna, ragazzo, sogna,
passeranno i giorni, passerà l'amore,
passeran le notti, finirà il dolore,
sarai sempre tu ...
Sogna, ragazzo sogna,
piccolo ragazzo nella mia memoria,
tante volte tanti dentro questa storia:
non vi conto più.
Sogna, ragazzo, sogna,
ti ho lasciato un foglio sulla scrivania,
manca solo un verso a quella poesia,
puoi finirla tu....

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